Grazie Professor Testa
Apprendo tristemente da un amico, della scomparsa del caro professor Testa … la memoria va immediatamente alle belle ore trascorse con lui in diverse occasioni in cui la danza era protagonista e naturalmente il maestro prezioso ospite, o addirittura come a Positano, grande “padrone di casa”.
Se penso a lui, penso anche alla sua gentilezza dei modi, a quel suo parlare colto e sapiente che sapeva incantare, alla disponibilità con cui ha sempre accettato i miei inviti, sia ad Arenzano in occasione del Premio che gli ho conferito nel 2005, sia ad Alessandria, la mia città, che aveva abitato durante la guerra sfollato con la famiglia da Torino. Ad Alessandria aveva frequentato il Liceo Plana, una delle sue mete preferite quando ho avuto l’onore di averlo ospite. “…la prego Patrizia, mi accompagni a vedere la casa in cui abitavo nei pressi di via dei Guasco e il Liceo Plana…”
Ne parlava con dolcezza e allo stesso tempo nostalgia… mi piaceva ascoltarlo mentre in auto con mio marito Paolo lo accompagnavamo nei luoghi dei suoi ricordi, densi di storia e di arte.
“Lei lo sa che sono del ’22 vero?”
La domanda risuona ancora familiare e affettuosa perché io gli rispondevo sempre che la mia mamma era del 1925 ma che aveva un fratello del ’22 proprio come lui …
Il maestro Testa con il suo portamento elegante, per me era una figura “immortale”, cosi come immortale rimarrà nella storia dell’arte ciò che lui ha lasciato a tante generazioni di ballerini, coreografi, appassionati di danza.
Grazie Professor Testa, mi mancherà la sua voce gentile, la sua grande persona.
Patrizia Campassi