Ciao caro Manuel

Ciao caro Manuel

Arenzano, estate 2006,  Ottava edizione del premio Danzarenzano Arte.

Ad Arenzano in Danza tre i premiati di quell’anno:  Mik Zeni primo ballerino del Teatro Alla Scala, Simona Atzori e il performer più amato per il Musical Manuel Frattini.

Manuel che durante la settimana di studio ha incontrato e incantato con il suo stile e la sua bravura i giovani partecipanti allo stage, felice di ricevere il premio, con il suo proverbiale sorriso che parte  dallo sguardo vivace e luminoso, mi chiede se possiamo consegnarglielo il giorno prima perché la sera del Galà deve già essere su di un altro importante palcoscenico.

È solare e disponibile, ribadisce che ricevere questo premio è per lui una possibilità in più di poter testimoniare ai giovani la passione per ciò che fa. Ricorda con semplicità che non bisogna arrendersi mai quando si ha un sogno e il desiderio di realizzarlo. Appena parla ti cattura… tutta la sua persona vive di un’energia speciale e unica che ti porta nel suo mondo…

Lo rivedo straordinario interprete di Pinocchio, Peter Pan … Robin Hood… una carriera luminosa come i suoi occhi e il suo sorriso, una bravura davvero strepitosa…

 La prima volta che l’ho incontrato piccolo di statura con un fisico agile da atleta e l’arte che usciva da lui come un’aura dalle mille sfumature colorate, ho pensato di trovarmi davvero davanti ad uno dei personaggi delle favole che senza pari sapeva interpretare.

Con Manuel non era difficile trovare fin da subito una bella sintonia… sapeva metterti a tuo agio con modi affabili…  sensibile d’animo, “vero “, in un mondo spesso fatto solo di “finte relazioni umane”. Era un divo ma la sua umiltà era davvero grande!

La sua prematura scomparsa mi ha colpito e addolorato lasciandomi ammutolita a pensare che non poteva essere vero…

Vorrei fosse solo la trama di una delle tue favole caro Manuel dove i protagonisti sono invincibili e sfidano il tempo…  ma so che lassù porterai gioia infinita e tutto ciò che ci hai dato rimarrà intatto nel cuore di chi come te sa che l’arte sopravvive a tutto …

Ciao …               

 

 

                                                                                                        Patrizia  

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